25 anni da quando si è spento Ayrton uomo, 25 anni che è nata la leggenda di Senna.
Venticinque anni - qualche mese dopo - sono nato io. "Cosa c'entri tu con Senna?" Me lo sono sentito dire tante volte.
Incurante delle parole di chi non ha mai capito - FORSE - il carisma, la rarità, la magia di Beco, un piccolo sogno, il mio, anche molto scontato. Andare a Imola al circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari, procedere camminando lentamente, rivivere quei momenti e quelle sensazioni che solo grazie alle riprese storiche ho potuto "sentire" e... FERMARMI.
Proprio li alla curva del Tamburello. Teatro della scomparsa del pilota forse più forte di tutti i tempi, sicuramente il più carismatico dell'intera storia del mondiale di Formula 1.
Fermarmi.
Cercare di cogliere un po' dello spirito immortale dell'eterno campione brasiliano.
Prima però, appena arrivato in pista ascolto:
Fotografi; Giornalisti; Direttori. Chiunque abbia qualcosa da aggiungere, con le storie di un'amicizia o di un rapporto lavorativo, può sfamare solo in parte la mia voglia di sapere sempre qualcosa in più. Voglia che fin da quando ho Iniziato a leggere il mio primo libro che narrasse delle gesta dell'asso brasiliano, non è mai andata via, è invece cresciuta a dismisura, conoscendo pian piano tutto ciò che ha contribuito a rendere unico il breve ma intenso cammino dell' uomo Ayrton prima e del pilota Senna poi.
UOMO E PILOTA, DUE CARATTERI DUE PERSONE DIVERSE.
È questo suo avere due personalità che voglio sottolineare, l'avrà già fatto qualcuno... Poco importa, poiché, è questo suo lato, questo suo essere bastardo in pista e cordiale nella vita di tutti i giorni, che mi ha fatto scattare la scintilla, la voglia eterna di correre di salire su un mezzo a quattro ruote e guidare fino a stancarsi.
Proprio come facevi tu Ayrton, e io sono in debito con te - PER SEMPRE - ed
ho voluto renderti omaggio così, adesso.
Alle 14:17, con la maglia gialla, alla curva del Tamburello.
GRAZIE AYRTON