Lewis Hamilton, non entra nella storia della F1 moderna, ne è parte integrante.
Certo con la sua ultima vittoria aggiunge qualcosa in più, a impreziosire i suoi già ricchi capitoli di Record.
Come un ingordo, Sabato conquista la sua NOVANTUNESIMA pole position. Roba da matti.
Domenica la partenza non è delle migliori, ma riesce comunque a essere in testa. Poi qualche Safety Car, il cambio gomme di conseguenza, tutto sembra essere la normale andatura dell’ennesimo gran premio vinto dal cannibale pilota Britannico.
Poi il colpo di scena, Bottas con una gomma evidentemente tagliata esce fuori pista ed è costretto a procedere ad andatura lenta, subito il sorpasso da parte di Verstappen e successivamente di tutto il gruppo. Alla Red Bull colgono l’occasione, vogliono il giro veloce, fermano Max e tentano l’ assalto.
Secondo colpo di scena, anche Hamilton ha una gomma dilaniata, Verstappen cerca di recuperare, ma in questo momento il Re Nero compie la magia. Mai fuori traiettoria, riesce a tenere un’ andatura che gli concede di acciuffare la vittoria, prima dell’arrivo di un arrembante Max. “Lucky Guy” affermano dal box Red Bull.
Di sicuro la fortuna c’è e c’è stata ad accompagnare Lewis in questa ennesima cavalcata trionfale, ma se pensassimo solo a quella, se davvero non riuscissimo a vedere la gestione magistrale della situazione, delle emozioni, o il suo riuscire a mantenere il sangue freddo.
Non saremmo appassionati di F1, ne di Motorsport.
Hamilton oggi ha dato, nuovamente, (qualora ve ne fosse il bisogno), dimostrazione della sua grandezza. Fortunato? Certamente, ma a guidare per mezzo giro con tre ruote, si è seduto lui, sua maestà Lewis Hamilton, tutto il resto è noia.