38 anni.
Sembrano tanti, ma sono pochi.
Sembrano pochi perché la risonanza dell'amore nei confronti di Gilles è ancora forte.
Ne so qualcosa anche io, che a 25 anni l'anno scorso ho voluto intervistare degli appassionati di Formula1, che hanno avuto la possibilità di "vivere" la carriera di Villeneuve, mi ha colpito particolarmente, il loro rispondere in maniera dettagliata e ricordano ogni avvenimento raccontandolo come se fosse appena accaduto.
Quest'anno, rivedendo i Gp del passato, ma, soprattutto, ascoltando i racconti di Andrea Luppi, direttore della radio in cui gestisco il programma #NatiPerGuidare e che in arte si chiama... GILLES, (neanche a dirlo), ho avuto modo di capire ancora di più, che quell'amore nei suoi confronti non andrà mai via, che quel pilota canadese, capace di fare incantare tutti, per sempre sarà ricordato.
La sua breve carriera ci fa capire che non contano i numeri, quando si vuole valutare un pilota.
Non contano nemmeno quando lo si vuole ricordare.
38 è solo un numero, che continuerà a crescere, Ogni maledetto Maggio, ogni maledetto giorno 8.
Ci sarà ogni anno un numero più grande, perché sarà sempre di più il tempo passato, quel tempo che tanto adorava sfidare Villeneuve.
Per quanto alto sarà quel numero, non sarà mai grande come il 27 di Gilles.
Salut Gilles